Arista alla Fiorentina
Arista deriva dalla parola greca aristos, che significa "migliore". Secondo la tradizione a molti ecclesiastici, che visitarono Firenze nel 1430 per un Concilio Ecumenico, fu servito del maiale arrostito in stile-Toscano e lo trovarono "aristos" ovvero molto buono. Da allora il piatto è sempre stato chiamato arista. L’arista è ugualmente buono servito caldo o freddo.
Quantità: per sei persone
INGREDIENTI
- 1 chilo di arista (lombata di maiale)
- 3 cucchiaini di rosmarino fresco tritato
- 3 grossi spicchi d’aglio tritati
- ½ cucchiaino di sale e ½ cucchiaino di pepe nero macinato
- spago da cucina
- 2 cucchiai di olio di oliva
- Mescolare insieme rosmarino, aglio, sale e pepe. Fare dei tagli profondi nell’arrosto di maiale e riempire le incisioni con la miscela d’aglio, spargere quindi la miscela rimanente su tutta la superficie della carne.
- Si raccomanda di legare l’arrosto con lo spago da cucina per mantenerlo proporzionato, compatto nella forma e assicurarne la cottura; se è un singolo pezzo di arrosto, allora le legatura è facoltativa. Versare l’olio in una casseruola grande abbastanza e cuocere a fiamma media. Aggiungete l’arrosto e giratelo fino a rosolarne tutti i lati. Ora mettere l’arrosto in una teglia da forno (questa non deve essere troppo grande altrimenti il sugo si asciugherà prima che lo possiate usare) e metterlo a cuocere in forno a 180°C per circa un’ora e mezza. Controllare ogni tanto l’arrosto e ungetelo con il sugo della casseruola, girate l’arrosto di tanto in tanto.
- Se avete un termometro per la carne, l’arrosto è pronto quando la parte più grossa ha raggiunto 65-68°C. Il nostro metodo è quello di fare un buco nella parte più grossa con un lungo stecchino di metallo e toglierlo; sarà pronto quando dal buchino non fuoriuscirà liquido rosa.
- Togliete l’arrosto e mettetelo su di un tagliere, copritelo senza comprimerlo con un foglio di alluminio e lasciatelo riposare per 15 minuti. Tagliate la carne e servitela con il sugo.
Buon appetito!